RADUNO FAMIGLIA FRANCESCANA DI CALABRIA

Basilica di Sant’Angelo di Acri – 25 aprile 2024.

“Dalle ferite la vita nuova”

Ottavo Centenario delle Stimmate di San Francesco

Organizzato dalla Conferenza della Famiglia Francescana di Calabria, il 25 aprile scorso, presso la Basilica di Sant’Angelo di Acri, nell’ambito delle celebrazioni degli ottavi centenari degli ultimi quattro anni della vita di San Francesco d’Assisi, si è svolto il 2° raduno della Famiglia Francescana di Calabria, che ha celebrato l’anno di Grazia del dono delle Sacre Stimmate di San Francesco d’Assisi.

Il Raduno, molto sentito e atteso, da tutte le fraternità francescane della regione, è iniziato con la preghiera guidato da Fra Antolin De La Cruz, componente della Conferenza Regionale degli Assistenti spirituali della Gioventù Francescana di Calabria, di seguito è intervenuto Fra Mario Chiarello Ministro Provinciale dei Frati Minori di calabria ed Assistente Regionale dell’OFS di Calabria il quale, dopo aver spiegato ai convenuti  il senso del raduno della Famiglia Francescana di Calabria che ha lo scopo di sperimentare la bellezza dello stare insieme, per costruire una fraternità francescana  regionale sempre più fraterna e in comunione e crescere nell’educazione alla fede e nella formazione alla vita cristiana e francescana e dopo aver ringraziato il Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini Fra Giovanni Loria e il Guardiano del Convento  e Rettore della Basilica di Sant’Angelo d’Acri Fra Salvatore Verardi, per l’accoglienza e l’ospitalità nella stupenda Basilica di Sant’Angelo e la disponibilità verso i convenuti, ha presentato all’assemblea, il relatore della giornata, Fra Pietro Maranesi, al quale “il Signore ha fatto il dono di saper entrare nell’umano del Vangelo” e nell’umanità di Francesco d’Assisi che ha saputo seguire sine glossa la via del Vangelo. Francesco d’Assisi, ha aggiunto Fra Mario, noi, specialmente all’inizio del nostro cammino francescano, l’abbiamo visto lontano, invece  l’opera letteraria di Fra Pietro Maranesi ce lo ha avvicinato sempre più, ce lo ha fatto vedere sempre umano e ce lo ha fatto vedere, sempre più, di carne e ossa. Un Francesco d’Assisi che ha sperimentato la vicinanza di Gesù Cristo, specialmente negli ultimi tre anni della sua vita e, soprattutto, con l’esperienza delle stimmate.

Di seguito il Ministro Regionale dei Francescani Secolari di Calabria, Cecè Alampi ha presentato a fra Pietro Maranesi, tutte le Fraternità presenti nella Basilica, comprese le Congregazioni delle suore Francescane di Calabria e i quattro Monasteri di Monache Clarisse di Rende, Conflenti, Scigliano e Rossano, le quali avevano assicurato la loro vicinanza spirituale.

Ha introdotto e fatto da moderatrice per gli interventi, alla fine della relazione, la responsabile della formazione regionale dell’OFS, Franca Caruso che, dopo aver sottolineato il bel segno del raduno della famiglia francescana della Calabria che evidenzia la speciale chiamata di Dio, ha dato la parola a Fra Pietro Maranesi, il quale ha parlato per quasi un’ora, trattando il tema “La via di Francesco”, dal titolo del suo ultimo volume, sui centenari francescani con gli ultimi tre anni della vita del santo, seguito con grande attenzione e piacere, da tutti i presenti, della strapiena Basilica di Sant’Angelo. Il relatore con un linguaggio semplice ed efficace è stato fantastico nel parlarci dell’umanità, della passione e del cammino profetico, degli ultimi tre anni di vita, del nostro amato fratello Frate Francesco d’Assisi, della sua sequela evangelica e della sua santità umana, ancora viva e valida per ognuno di noi francescani di oggi, che vogliamo conoscere, approfondire, fare nostra e seguire, soprattutto in fraternità e poi seguirla nel mondo e testimoniarla ai fratelli del nostro tempo.

Tutto questo, ha evidenziato, con un po’ di emozione, Fra Pietro, “trasformando le nostre ferite, come Fra Leone, in segno di appartenenza e facendo nostra la benedizione indirizzata allo stesso Fra Leone e facendo nostra la preghiera a Dio Altissimo, di Francesco stimmatizzato”; tutto questo “portando i segni della nostra storia umana che resteranno, come quelli di Cristo, per l’eternità, non per espiazione, ma per fedeltà e per fare comunione”;  tutto questo “per essere un uomo umile con se stesso, accettando, con umiltà e letizia, di essere uomo, di avere una carne fragile, vulnerabile, accettando di essere umile, fratello che non dimentica il fratello accanto a lui, che guarisce le ferite, che usa misericordia e al misero accanto a lui gli da il cuore”.

“Ognuno di noi, come Francesco, ha continuato Fra Pietro Maranesi, deve ritornare ad essere un uomo di misericordia senza pretendere nulla, ad essere un uomo che loda Dio, fa festa ed ha motivi grandi da dire laudato sii, mi Signore, perché tu sei Dio e padre e in Gesù Cristo ci hai dato una parola di speranza per amare la mia storia personale e la nostra storia collettiva, per crederci in un mondo migliore, in un mondo libero dalle ferite, cioè dal nostro peccato che quando si scatena è difficile fermarlo. Che il Signore ci dia in Francesco, ha concluso,  Fra Pietro Maranesi,  una consolazione come l’ha ottenuta  Leone e poter credere alla vita attraverso le nostre ferite e che quelle ci aiutano ad alzare gli occhi per diventare uomini e donne che fanno del Vangelo il loro senso della vita”.

Un grande e calorosissimo applauso di apprezzamento  e gratitudine, è scattato spontaneo, da parte di tutti i presenti, per la bellissima riflessione di fra Pietro Maranesi il quale, poi, con il coordinamento della moderatrice Franca Caruso, ha risposto alle tante domande di diversi francescani.

Nel primo pomeriggio, subito dopo il pranzo al sacco consumato insieme nel Salone delle Colonne, di palazzo Sanseverino concesso dall’Amministrazione Comunale di Acri, accanto alla Basilica, c’è stato un momento artistico canoro, molto apprezzato dai presenti, con il Concerto di canti mariani e francescani eseguito dalla “Corale Santa Chiara” di Taurianova diretta dal Maestro Giuseppe Arena, tenore e, soprattutto, Ministro della Fraternità OFS di Taurianova, che ha eseguito alcuni brani come solista che, per la potente, calda e appassionata  voce,  ha fatto emozionare moltissimi dei presenti. Il Concerto è terminato con il Canto Laudato Si, diretto dal Maestro Arena e cantato da tutta l’assemblea insieme, con un entusiasmo travolgente.

La concelebrazione della Santa Messa, presieduta dal Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Calabria, Fra Giovanni Loria, con l’omelia che ha intrecciato la liturgia della Parola, con i temi della giornata e la vita di Sant’Angelo d’Acri e la sua santità, ha concluso la bellissima e importante giornata, che, certamente, resterà nella storia del Francescanesimo calabrese.

Cecè Alampi

-SEGUI IL VIDEO DELLA GIORNATA https://fb.watch/rH19VY3QKM

-SEGUI IL VIDEO DELLA GIORNATA https://fb.watch/rH19VY3QKM

Pubblicato in News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *